“Non esiste vento favorevole
per il marinaio che non sa dove andare.”
-Seneca
Vi è mai capitato di sentirvi fuori luogo? Di trovarvi in un posto che non faceva per voi? Di pensare di non essere all’altezza di una situazione quando invece, forse, era quello specifico contesto a non darvi la reale opportunità di valorizzare le vostre doti? E se succedesse ai vostri figli per cinque anni?
Al termine della scuola secondaria di primo grado i ragazzi si trovano ad affrontare una decisione che può incidere in modo rilevante sulla loro vita futura.
La scelta della scuola superiore è spesso vissuta con grande preoccupazione, non solo perché richiede una capacità decisionale tutt’altro che scontata per un pre-adolescente, ma anche perché raramente i ragazzi hanno concrete occasioni per riflettere sulle loro peculiarità, sui loro stili cognitivi, sulle loro attitudini. La scelta di un percorso scolastico che sia coerente con le inclinazioni personali e con le reali opportunità sociali va affrontata con strumenti adeguati, che favoriscano la riflessione sulle potenzialità individuali, e che raccontino lo studente a 360 gradi, in modo rispettoso della sua persona e ben al di là di prestazioni misurabili con prove di verifica riduttive e a volte mortificanti. L’obiettivo dell’orientamento scolastico su base grafologica è quello di aiutare gli studenti a operare una decisione consapevole individuando un percorso di studi che sia valorizzante, rispettoso della propria unicità e funzionale a una crescita serena ed equilibrata.
L’orientamento con una figura esterna alla scuola non intende sostituirsi a un prioritario confronto tra studenti, genitori e insegnanti, ma rappresenta un elemento privilegiato di riflessione su di sé che vede protagonista lo studente, che non trascura di individuare una relazione tra i suoi desideri e il corso di studi, e che mette al primo posto la qualità della sua vita.
“C’è chi pensa di dover impiegare tutta la sua energia
nel tentativo di migliorare i propri punti deboli.
E se invece costruissimo noi stessi sviluppando i nostri punti di forza?”
-X. Cornette de Saint Cyr